La liceale Roberta detta Babi (Katy Louise Saunders) è borghese, perbene e un po' snob; Stefano detto Step (Riccardo Scamarcio) rifiuta la ricchezza di famiglia e vive di espedienti, risse e corse clandestine. Si incontrano e, dopo l'iniziale diffidenza, scatta la scintilla. Ma la morte di Pollo (Mauro Meconi), amico di Step, cambierà tutto.
Luca Lucini adatta l'omonimo romanzo di Federico Moccia, divenuto vero e proprio fenomeno di costume tra i giovani italiani. Il risultato è piatto e superficiale, colmo all'orlo di banalità stucchevoli: il benestante che cerca la catarsi attraverso un facile ribellismo, il rapporto tra Babi e Step come simbolo dell'amore (labile) che vince su fasulle differenze di classe, la tragedia improvvisa (gratuita e fastidiosamente pretestuosa) che provoca il cambiamento. Romanticismo (se così si può chiamare) di serie Z, poesia in salsa tristemente contemporanea (le scritte sui muri a dichiarare la passione per l'amata), sceneggiatura (di Moccia e Teresa Ciabatti) ai minimi sindacali; in ogni caso, il film che ha lanciato Riccardo Scamarcio, divenuto idolo indiscusso tra le adolescenti del nuovo millennio. Colonna sonora pietosamente convenzionale di Francesco De Luca e Alessandro Forti. Con un seguito (Ho voglia di te di Luis Prieto, 2007).