V per Vendetta
V for Vendetta
2005
Paese
Usa
Generi
Azione, Drammatico
Durata
132 min.
Formato
Colore
Regista
James McTeigue
Attori
Hugo Weaving
Natalie Portman
Stephen Rea
Stephen Fry
John Hurt
Rupert Graves
In un'immaginaria Londra post-bellica, dove un partito totalitario ha vinto le elezioni e sottomesso anche gli Stati Uniti, l'unico a contrastare il sistema è l'anarchico V (Hugo Weaving): coinvolgerà nella sua ribellione la fragile Evey Hammond (Natalie Portman).
Tratto da un'importante graphic novel di Alan Moore e David Lloyd e diretto da James McTeigue, V per Vendetta rielabora funzionalmente il fumettistico materiale di base: il risultato è un'efficace trasposizione cinematografica che riflette, in modo tutt'altro che banale, su concetti sociologici quali la libertà dell'individuo e i limiti strutturalmente connessi a ogni forma di dittatura. La mano di Andy e Lana Wachowski (produttori e sceneggiatori) si sente soprattutto nella regia delle scene d'azione, dove il rimando a Matrix (1999) è immediato. Dotato di un profondo significato politico e visivamente dirompente (grazie soprattutto alla notevole fotografia di Adrian Biddle), il film scorre rapido, carico d'azione e arricchito di monologhi che sono vere e proprie lezioni di retorica (da ascoltare rigorosamente in lingua originale), attraverso le quali l'eroe/antieroe V, mascherato da Guy Fawkes, cerca di portare il popolo alla ribellione contro il regime totalitario che li opprime. Unico e non trascurabile limite, l'eccessiva durata, che tende a diluire (e, a tratti, ad annacquare) la struttura narrativa. Riferimenti a Orwell e alla storia britannica: Guy Fawkes fu l'animatore della cosidetta “congiura delle polveri”.
Tratto da un'importante graphic novel di Alan Moore e David Lloyd e diretto da James McTeigue, V per Vendetta rielabora funzionalmente il fumettistico materiale di base: il risultato è un'efficace trasposizione cinematografica che riflette, in modo tutt'altro che banale, su concetti sociologici quali la libertà dell'individuo e i limiti strutturalmente connessi a ogni forma di dittatura. La mano di Andy e Lana Wachowski (produttori e sceneggiatori) si sente soprattutto nella regia delle scene d'azione, dove il rimando a Matrix (1999) è immediato. Dotato di un profondo significato politico e visivamente dirompente (grazie soprattutto alla notevole fotografia di Adrian Biddle), il film scorre rapido, carico d'azione e arricchito di monologhi che sono vere e proprie lezioni di retorica (da ascoltare rigorosamente in lingua originale), attraverso le quali l'eroe/antieroe V, mascherato da Guy Fawkes, cerca di portare il popolo alla ribellione contro il regime totalitario che li opprime. Unico e non trascurabile limite, l'eccessiva durata, che tende a diluire (e, a tratti, ad annacquare) la struttura narrativa. Riferimenti a Orwell e alla storia britannica: Guy Fawkes fu l'animatore della cosidetta “congiura delle polveri”.
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