Vanishing
Vanishing
2021
Paese
Francia
Generi
Giallo, Sentimentale
Durata
88 min.
Formato
Colore
Regista
Denis Dercourt
Attori
Olga Kurylenko
Yoo Yeon-Seok
Ji-won Ye
Elouan Castelnerac
Joo-Hyun Cho
Alice Launey (Olga Kurylenko) è una anatomopatologa di fama mondiale, che, mentre si trova in Corea per una serie di conferenze, inizia a collaborare con le autorità locali ed in particolare con l'ispettore Park (Yoo Yeon-Seok) alle indagini su atroci casi di omicidio con asportazione di organi che coinvolgono anche donne incinte e bambini.
Il regista francese Denis Dercourt, noto soprattutto per La Tourneuse de pages (2006) si trova al centro di un progetto decisamente originale: una coproduzione franco-coreana, girata interamente in Corea (e prevalentemente in coreano) con un cast corale di importanti attori di quel paese, impreziosito dalla presenza di Olga Kurylenko. Per sua stessa ammissione il regista, non conoscendo la lingua, ha lasciato gli attori liberi di esprimersi, molto più di quanto siano di solito abituati, facendo affidamento anche sulla sua esperienza di musicista classico.
Tratto dal romanzo The Killing Room dello scrittore scozzese Peter May, il film affronta un tema delicato e particolarmente sentito in Corea, quello del traffico d'organi già rappresentato varie volte sullo schermo, basti pensare a Mr. Vendetta (2002) di Park Chan Wook o alla recente serie The Squid Game (2021).
Il film risulta un riuscito punto di equilibrio tra uno sguardo esterno, quello della protagonista, ma ovviamente anche del regista, e la realtà che si trova improvvisamente ad osservare (quasi a vivisezionare, visto l'argomento trattato) con le sue specifiche dinamiche sociali e culturali, anche se la parte conclusiva risulta un po' sbrigativa e poteva essere sviluppata con maggiore dettaglio. Presentato in anteprima al Festival di Busan dell'Ottobre 2021 il pubblico locale ha molto apprezzato il risultato finale considerandola un'opera complessivamente più coreana che occidentale.
Il regista francese Denis Dercourt, noto soprattutto per La Tourneuse de pages (2006) si trova al centro di un progetto decisamente originale: una coproduzione franco-coreana, girata interamente in Corea (e prevalentemente in coreano) con un cast corale di importanti attori di quel paese, impreziosito dalla presenza di Olga Kurylenko. Per sua stessa ammissione il regista, non conoscendo la lingua, ha lasciato gli attori liberi di esprimersi, molto più di quanto siano di solito abituati, facendo affidamento anche sulla sua esperienza di musicista classico.
Tratto dal romanzo The Killing Room dello scrittore scozzese Peter May, il film affronta un tema delicato e particolarmente sentito in Corea, quello del traffico d'organi già rappresentato varie volte sullo schermo, basti pensare a Mr. Vendetta (2002) di Park Chan Wook o alla recente serie The Squid Game (2021).
Il film risulta un riuscito punto di equilibrio tra uno sguardo esterno, quello della protagonista, ma ovviamente anche del regista, e la realtà che si trova improvvisamente ad osservare (quasi a vivisezionare, visto l'argomento trattato) con le sue specifiche dinamiche sociali e culturali, anche se la parte conclusiva risulta un po' sbrigativa e poteva essere sviluppata con maggiore dettaglio. Presentato in anteprima al Festival di Busan dell'Ottobre 2021 il pubblico locale ha molto apprezzato il risultato finale considerandola un'opera complessivamente più coreana che occidentale.
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