Grazie all'esperimento genetico voluto dal generale William Striker (Danny Houston), Logan (Hugh Jackman) subisce un impianto di adamantio nelle ossa, diventando Wolverine.
Dopo la fortunata trilogia di X-Men, dove Wolverine ricopriva un ruolo fondamentale, il box office richiedeva uno spin-off. Peccato che il risultato ottenuto sia molto al di sotto delle aspettative, riducendo al minimo la violenza, snaturando quindi Wolverine e soprattutto mettendo troppa carne al fuoco. Deadpool (Ryan Reynolds) è solo l'ultima delle storpiature della pellicola, che ha anche difetti a livello visivo, come dimostra chiaramente la bassa qualità degli artigli di Wolverine, che a tratti sembrano di plastica o che, comunque, rendono evidente il lavoro di post produzione. A salvarsi, il solo Hugh Jackman, ma ovviamente non basta.