Si è spento a 75 anni il regista e scrittore polacco Andrzej Żuławski, da tempo malato di cancro. Figlio di un addetto culturale presso l’Ambasciata polacca di Parigi, Żuławski ha trascorso la sua giovinezza nella capitale francese e ha frequentato l’Università sia a Parigi che a Varsavia.
Autore anticonvenzionale e dotato di uno stile molto personale e visionario, Żuławski ha iniziato la sua carriera come assistente del regista Andrzej Wajda e ha esordito dirigendo il film La terza parte della notte (1971). La sua controversa opera seconda, Diabel (1972), è stata censurata dal governo polacco e ha portato il regista a trasferirsi in Francia dove ha girato L’importante è amare (1975) con Romy Schneider. Tornato poi in Polonia ha lavorato per due anni al film Sul globo d’argento, basato su un libro scritto dallo zio Jerzy Żuławski, progetto rinviato più volte in seguito al boicottaggio delle autorità polacche e portato alla luce solo nel 1987.
Tornato nuovamente in Francia, gira qui i suoi due film più celebri, Possession (1981) e Amour braque – Amore balordo (1985), che segnano l’inizio della collaborazione artistica e della storia d’amore con Sophie Marceau, sua compagna per 17 anni. Altro grande successo del regista è stato Le mie notti sono più belle dei vostri giorni (1989), mentre meno fortuna ha avuto l’adattamento dell’opera di Modest Musorgskij Boris Godunov portata al cinema nell’omonimo film (1989).
A partire dagli anni Novanta la sua produttività si riduce sensibilmente: il regista darà vita a tre soli lungometraggi in una decade: La nota blu (1991), La sciamana (1996) e La Fidélité (2000).
Dopo quindici anni di silenzio, Żuławski ha girato Cosmos (2015), presentato al Festival di Locarno e ultima pellicola di un Maestro sempre fuori dagli schemi.