Ospite del podcast di MTV Happy Sad Confused, James Gunn si è espresso in merito alle critiche mosse da Martin Scorsese nel 2019 contro i film della Marvel, affermando che secondo lui si trattava di un modo per attrarre attenzione mediatica sul suo nuovo lungometraggio in uscita, The Irishman. “Stava creando il suo film all’ombra di quelli della Marvel e quindi ha sfruttato ciò per ottenere attenzione per qualcosa per cui non stava ottenendo l’attenzione che desiderava”, afferma il regista dei Guardiani della Galassia e del più recente The Suicide Squad.
Nello specifico, nell’ottobre del 2019, Scorsese rilasciò un’intervista per Empire, divenuta poi virale, in cui dichiarava di aver provato a guardare i prodotti Marvel, ma di non riuscire a considerarli cinema: “Onestamente, la cosa più vicina alla quale li posso associare, per quanto siano ben fatti e per quanto gli attori facciano il meglio che possono in quelle circostanze, è un parco a tema. Non è il cinema in cui esseri umani cercano di trasmettere esperienze emotive e psicologiche a un altro essere umano”.
Il mese successivo, il regista Premio Oscar pubblicò un saggio sul New York Times in cui elaborava la propria posizione specificando che la critica era indirizzata più alla creazione da parte della Marvel di un solo tipo di blockbuster che ai film in sé per sé.
Nonostante Gunn reputi la strategia di Scorsese “terribilmente cinica”, ammette al contempo di essere d’accordo con alcune delle parole del collega: “Ci sono molti film senza cuore e senza anima fatti per spettacolo che non riflettono ciò che dovrebbe star succedendo. Non posso dirvi la quantità di volte in cui ho parlato con registi prima che facessero un grande film e ho detto loro “Hey, siamo insieme in tutto ciò, facciamo qualcosa di diverso con questi grandi film. Facciamo qualcosa di diverso da tutto quello che è venuto prima”. E poi li ho visti soddisfare ogni singolo capriccio dello studio e sono rimasto disgustato, francamente”.
Fonte: IndieWire
Nello specifico, nell’ottobre del 2019, Scorsese rilasciò un’intervista per Empire, divenuta poi virale, in cui dichiarava di aver provato a guardare i prodotti Marvel, ma di non riuscire a considerarli cinema: “Onestamente, la cosa più vicina alla quale li posso associare, per quanto siano ben fatti e per quanto gli attori facciano il meglio che possono in quelle circostanze, è un parco a tema. Non è il cinema in cui esseri umani cercano di trasmettere esperienze emotive e psicologiche a un altro essere umano”.
Il mese successivo, il regista Premio Oscar pubblicò un saggio sul New York Times in cui elaborava la propria posizione specificando che la critica era indirizzata più alla creazione da parte della Marvel di un solo tipo di blockbuster che ai film in sé per sé.
Nonostante Gunn reputi la strategia di Scorsese “terribilmente cinica”, ammette al contempo di essere d’accordo con alcune delle parole del collega: “Ci sono molti film senza cuore e senza anima fatti per spettacolo che non riflettono ciò che dovrebbe star succedendo. Non posso dirvi la quantità di volte in cui ho parlato con registi prima che facessero un grande film e ho detto loro “Hey, siamo insieme in tutto ciò, facciamo qualcosa di diverso con questi grandi film. Facciamo qualcosa di diverso da tutto quello che è venuto prima”. E poi li ho visti soddisfare ogni singolo capriccio dello studio e sono rimasto disgustato, francamente”.
Fonte: IndieWire