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La Masterclass di David Cronenberg alla Mostra di Venezia

Oggi pomeriggio alla Mostra di Venezia si è tenuta la masterclass di David Cronenberg, presente al Lido per ricevere il Leone d’Oro alla Carriera che gli sarà consegnato domani, prima della proiezione del suo M Butterfly (1993).

Il regista si è presentato davanti a fan e addetti ai lavori per parlare della sua opinione sul mondo cinematografico attuale, sui terremoti interni causati da servizi come Netflix e del suo rapporto con la letteratura.

La conversazione è iniziata proprio con una domanda sulla “distruzione” del cinema, passato da un singolo schermo a tanti piccoli schermi, argomento proposto dallo stesso regista che ha richiamato la querelle fra Netflix e il Festival di Cannes e ha affermato che la forza e le possibilità offerte dal colosso di streaming nel panorama attuale non hanno precedenti.

Più volte si è dimostrato avverso all’idea di provare nostalgia per il cinema “di una volta” e, commentando un’affermazione di Almodovar secondo cui il cinema è sacro, Cronenberg ha dichiarato: «Probabilmente è necessario essere cattolici per credere una cosa del genere».

Il discorso si è poi spostato sulle serie tv e sulle loro similitudini con i libri: il regista si è infatti detto interessato al modo in cui una serie si può prendere delle libertà nella gestione dei tempi narrativi rispetto ai film, non ha voluto rivelare nulla della sua possibile prima serie televisiva, ma ha, invece, anticipato che il suo romanzo Divorati (2014) potrebbe essere trasposto per il piccolo schermo – ma non con la sua firma.

Tra la sua frustrazione verso il dover fare film usando la pellicola e l’odio verso le macchine da scrivere, Cronenberg ha anche parlato del perché ha voluto M Butterfly qui al Festival e del denominatore comune fra le sue opere, ovvero l’idea di identità non come un qualcosa di fisso ma come un qualcosa da costruire, che può cambiare a seconda del contesto in cui ci troviamo.

La chiacchierata si è conclusa con una serie di domande del pubblico, che hanno spaziato tra argomenti quali il rapporto del regista con la pittura fino ai droni, che Cronenberg ha dichiarato amare alla follia.

 

Francesca Sala

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