In una recente intervista rilasciata dal presidente della Biennale, Roberto Cicutto, sono state confermate le date della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (2-12 settembre).
Cicutto ha risposto tiepidamente alle parole di Thierry Frémaux (il direttore del Festival di Cannes aveva rilasciato a Variety alcune dichiarazioni su una possibile collaborazione con Venezia), affermando: "Con Cannes tutto è possibile e tutto può essere studiato, però trovo sconcertante che Thierry Frémaux dica che continua a studiare e non dica cosa vuole fare".
Inoltre ha condiviso le sue speranze per il Festival che vede come una base per studiare le misure necessarie a far ripartire l'industria cinematografica in Italia: "Credo che il festival debba godere di una extraterritorialità rispetto alle misure di sicurezza, un segnale che poi possa estendersi in altre sale. Altre iniziative credo possano trovare luogo con un contingentamento delle presenze in sala, e Venezia potrà essere un grande laboratorio. Un conto è gestire 6-7 luoghi circoscritti, un conto sono migliaia di sale nel territorio nazionale".
Dal punto di vista organizzativo, una prima scadenza pare essere fissata fra un paio di settimane: "Ci siamo dati una deadline a inizio maggio. [...] Stiamo facendo simulazioni sulla giornata-tipo. I supporti online saranno importanti per la stampa internazionale, ma metteremo tutto in una proposta che verificheremo con i produttori. Dovremo attendere di sapere le condizioni da rispettare, non abbiamo la palla di vetro".
La situazione rimane ancora molto incerta, ma una cosa sembra già sicura: le presenze straniere saranno, in ogni caso, alquanto ridotte. Per tutto il resto, però, bisognerà attendere risposte, anche dal governo. Cicutto ha proseguito: "Con il governo abbiamo affrontato il tema dei costi e il ministro sa che gli arriva sul tavolo una nostra proposta. Abbiamo fatto una rilevazione precisa sull'ipotesi di riduzione degli incassi e i costi da sostenere, e come ridurre alcuni di questi. Gli uffici della Biennale stanno preparando un documento con dati precisi. Stiamo lavorando sulle iniziative con budget che erano già stati programmati, con contributi pubblici e con gli incassi del pubblico, di sicuro dovremo fare i conti con minori introiti. So che c'è un progetto di sostegno alle imprese culturali, non credo che la Biennale sarà considerata estranea".
Il presidente della Biennale ha concluso ricordando che "potremmo essere la prima istituzione culturale al mondo con una proposta concreta di iniziative. Sarebbe un segnale importante anche per la città di Venezia, un banco di prova per i servizi, i trasporti, l'ospitalità e la ristorazione. Siamo come un ricercatore che sta per fare un vaccino, spero di non sbagliarmi".
Fonte: Cinecittà news