In occasione della premiazione del New York Film Critics Circle, Spike Lee si è scagliato senza mezzi termini contro l’ormai ex-presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
È stato Martin Scorsese a consegnargli, virtualmente, il premio speciale per il cortometraggio New York, New York, rilasciato a maggio 2020, progetto che Lee ha definito «una lettera d’amore al mio popolo». Nel discorso di ringraziamento, registrato lo scorso 6 gennaio (giorno dell’assalto a Capitol Hill), il regista afroamericano ha dichiarato: «Il mondo intero sta ridendo degli Stati Uniti […], stiamo vivendo un periodo cruciale per il nostro paese e […] il suo presidente, Agent Orange (Donald Trump, ovviamente), verrà annoverato tra le figure più deplorevoli, come Hitler… Tutti questi ragazzi (in riferimento a Capitol Hill) stanno scegliendo il lato sbagliato della storia».
Gli scontri verbali tra Lee e Trump si sono protratti per tutto il mandato del ex-presidente repubblicano e chissà che ora, nell’era Biden, non sia proprio questo ultimo netto paragone a porre la parola fine sulla controversia.
Qui di seguito il video completo dei New York Film Critics Circle Awards (dichiarazioni di Spike Lee a 25:55):