7500
7500
2019
Amazon Prime Video
Paesi
Usa, Germania, Austria
Generi
Drammatico, Thriller
Durata
92 min.
Formato
Colore
Regista
Patrick Vollrath
Attori
Joseph Gordon-Levitt
Omid Memar
Aylin Tezel
Carlo Kitzlinger
Murathan Muslu
Tobias Ellis (Joseph Gordon-Levitt), pilota d’aerei sulla linea Berlino-Parigi, durante un volo vede il mezzo sul quale presta servizio gravemente minacciato dall’attacco di un gruppo di terroristici islamici.
Opera prima del regista tedesco Patrick Vollrath, 7500 è uno di quei prodotti che punta su una messa in scena asserragliata, tutta giocata all’interno dello stesso spazio angusto. Un’operazione che, a partire da un budget risicato (5 milioni di dollari), non si concede grandi deviazioni dal tracciato di base e non investe su altri elementi al di fuori delle geometrie di tensione dal sapore claustrofobico, riuscendo però a restituire con discreta efficacia il senso di oppressione che ne deriva. L’intento della messa in scena è chiaro fin dalle prime battute e ciò che ne deriva provvede a servire dignitosamente la causa, ma l’andamento di scrittura e messa in scena non garantisce né guizzi né colpi di coda significativi tanto che, col passare dei minuti, il sentore del manierismo ad alta quota prende decisamente il sopravvento. Buona prova di Gordon-Levitt, chiamato a reggere un one-man show il cui contorno si dimostra comunque più timido e ondivago, tanto nell’indagine della brutalità quanto nella dissezione dell’unità di luogo e d’azione, di quanto sarebbe stato lecito aspettarsi. Piuttosto piatto e anodino anche l’uso narrativo delle telecamere di sorveglianza, che non aggiunge molto a un dispositivo già ampiamente spremuto da tanto cinema precedente. Il comandante Michael Lutzmann è interpretato da Carlo Kitzlinger, vero pilota d’aerei. Il ruolo del protagonista era stato inizialmente affidato a Paul Dano, che ha dovuto abbandonare il progetto per impegni concomitanti. Presentato in Piazza Grande al Locarno Festival 2019 e distribuito su Amazon Prime Video nel giugno 2020.
Opera prima del regista tedesco Patrick Vollrath, 7500 è uno di quei prodotti che punta su una messa in scena asserragliata, tutta giocata all’interno dello stesso spazio angusto. Un’operazione che, a partire da un budget risicato (5 milioni di dollari), non si concede grandi deviazioni dal tracciato di base e non investe su altri elementi al di fuori delle geometrie di tensione dal sapore claustrofobico, riuscendo però a restituire con discreta efficacia il senso di oppressione che ne deriva. L’intento della messa in scena è chiaro fin dalle prime battute e ciò che ne deriva provvede a servire dignitosamente la causa, ma l’andamento di scrittura e messa in scena non garantisce né guizzi né colpi di coda significativi tanto che, col passare dei minuti, il sentore del manierismo ad alta quota prende decisamente il sopravvento. Buona prova di Gordon-Levitt, chiamato a reggere un one-man show il cui contorno si dimostra comunque più timido e ondivago, tanto nell’indagine della brutalità quanto nella dissezione dell’unità di luogo e d’azione, di quanto sarebbe stato lecito aspettarsi. Piuttosto piatto e anodino anche l’uso narrativo delle telecamere di sorveglianza, che non aggiunge molto a un dispositivo già ampiamente spremuto da tanto cinema precedente. Il comandante Michael Lutzmann è interpretato da Carlo Kitzlinger, vero pilota d’aerei. Il ruolo del protagonista era stato inizialmente affidato a Paul Dano, che ha dovuto abbandonare il progetto per impegni concomitanti. Presentato in Piazza Grande al Locarno Festival 2019 e distribuito su Amazon Prime Video nel giugno 2020.
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