Mero (Sergio Castellitto) e Lorenzo (Gabriele Campanelli), padre e figlio, sono uniti dalla boxe. Allenando il figlio ogni giorno, Mero cerca di riscattare la propria esistenza e dare forma a quel sogno sportivo che non è mai riuscito a realizzare.
Dopo L'aria salata (2006), Alessandro Angelini firma un altro dramma dal soggetto intenso e incentrato su personaggi uniti da forti legami. Ma la caratterizzazione di questi ultimi è stereotipata e l'andamento complessivo è a dir poco sbilanciato: a una prima parte scorrevole, seppur senza grandi guizzi, ne segue una seconda che perde completamente d'intensità risultando grossolana e scritta con poca cura. Troppa la carne al fuoco e poca la coerenza drammaturgica. Da dimenticare, anche perché il cast non regala certo grandi performance.