Le beau Serge
Le beau Serge
1958
Paese
Francia
Genere
Drammatico
Durata
98 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Claude Chabrol
Attori
Gérard Blain
Jean-Claude Brialy
Michèle Méritz
Bernadette Lafont
Claude Cerval
François (Jean-Claude Brialy), ormai trentenne, fa ritorno nel suo paesino d'origine. Riabbraccia il vecchio amico Serge (Gérard Blain), ora alcolizzato all'ultimo stadio, che aspetta un figlio da una donna che non sopporta. L'uomo fa quel che può per aiutare il suo amico, mentre la moglie di quest'ultimo, dopo aver abortito, è di nuovo incinta.
Ritenuto uno dei capostipiti della Nouvelle Vague, pur mantenendosi a debita distanza dalle grandi opere di Godard e Truffaut, il film appare un'opera dall'ispirazione purissima che si lascia accarezzare dalla naturalezza e dalla grazia, ritagliandosi un ruolo di rilievo all'interno del nuovo cinema francese dell'epoca. Chabrol guarda alla provincia nel tentativo di svelare l'anima di un microcosmo di persone accarezzandone la superficie più ipocrita e costruendovi intorno un film che ne inneschi le pulsioni più profonde. Tale sguardo, gelido e chirurgico, caratterizzerà tutto il suo cinema a venire, che qui pare già in piena maturazione. Le beau Serge, però, nonostante la lodevole atmosfera in cui è immerso, in più di un punto pare preda di qualche semplificazione utopica di troppo e di un certo manicheismo e meccanicismo emotivo nel disegno dei personaggi, che pur facendosi notare non inficia tuttavia eccessivamente la credibilità dell'opera. Jean-Claude Brialy e Gérald Blain reciteranno per Chabrol anche nel successivo I cugini (1959), in arrivo già l'anno dopo. Il film fu girato a Sardent, paesino dove Chabrol trascorse l'infanzia durante la Seconda guerra mondiale. Premio alla regia al Festival di Locarno.
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