Londra, anni Trenta. Julia Lambert (Annette Bening), grande attrice teatrale britannica, è all'apice della sua carriera quando conosce e s'innamora del giovane Tom (Shaun Evans), un suo fan americano con cui inizia un'appassionata relazione. La diva, però, si renderà conto che questi è un semplice arrampicatore sociale, invaghito in realtà di un'aspirante attrice alle prime armi e di molti anni minore di lei (Lucy Punch). Quest'ultima farà infatuare anche suo marito Michael (Jeremy Irons), ma Julia saprà come vendicarsi. Dal celebre romanzo di William Somerset Maughan (1937), un'appassionante trasposizione, efficacemente sceneggiata da Ronald Hardwood e diretta con buona mano dall'ungherese István Szabó. Seppur i tempi di montaggio siano semplici e convenzionali, il regista riesce a tenere un buon ritmo complessivo, sfruttando al meglio un copione a dir poco avvincente. Qua e là la messinscena si fa statica e alcune scelte stilistiche sanno un po' di maniera, ma i dialoghi taglienti e un cast in stato di grazia riescono a nascondere i (comunque pochi) difetti dell'operazione. Straordinaria Annette Bening (meritatamente premiata con un Golden Globe) e convincenti anche tutti gli altri attori di contorno. E il finale, perfetto, non si dimentica facilmente.