M. Butterfly
M. Butterfly
1993
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
101 min.
Formato
Colore
Regista
David Cronenberg
Attori
Jeremy Irons
John Lone
Barbara Sukowa
Ian Richardson
Reneé Gallimard (Jeremy Irons), diplomatico francese trasferito a Pechino, si invaghisce perdutamente della cantante lirica Song Liling (John Lone). Per lei comprometterà matrimonio e carriera e, anni dopo, scoprirà una verità sconcertante che porterà a un tragico epilogo.
Adattando la pièce teatrale di David Henry Hwang, ispirata a un fatto realmente accaduto, David Cronenberg realizza un apologo sull'incontro/scontro tra culture: manipolando la fonte primaria di ispirazione (la Madama Butterfly di Puccini), il regista attua un radicale capovolgimento di prospettiva, affidando il ruolo del carnefice all'apparentemente mite e remissiva Liling, orientale che si oppone all'ingerenza straniera, e confinando l'europeo, maschilista e prevaricante Gallimard in una torre d'avorio che sarà la sua rovina. Alla lettura politica si sovrappone quella amorosa e sessuale: il potere dell'illusione è quanto di più pericoloso possa esistere nella visione cronenberghiana, in quanto fonte di proiezioni e soggettività che, mutando e plasmando l'oggetto della passione, non potranno mai corrispondere al reale. E quest'illusione, che pervade il film ad ogni livello, si lega al memorabile finale, metafora della vita che si fa finzione, o della finzione che diventa vita. Stratificato e stilisticamente ineccepibile, ai limiti del glaciale (forse persino troppo, considerando la materia di base), con interpreti all'altezza (notevole John Lone). Fotografia di Peter Suschitzky, musiche di Howard Shore.
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