Film a episodi: Il principe azzurro; Il bastardo della regina; La cernia; Amare è un po' morire. Una povera contadina (Annie Girardot) del sud tenta di opporsi al matrimonio combinato, una moglie (Susy Andersen) non sentendosi più amata dal marito (Nanny Loy) finge di avere un amante e scopre che la cosa sta bene al suo consorte, un donnaiolo (Tony Anthony) si insinua tra una coppia tedesca e una donna (Sandra Milo) sembra amare soltanto chi è infermo. Gregoretti si appropria della formula del film a episodi, scrivendo e dirigendoli tutti (solo, uno, quello con Totò, è cosceneggiato insieme a Steno). Quattro storie per raccontare l'amore con piglio feroce e sarcastico, indagando all'interno e all'esterno delle mura domestiche la passione tra le persone, spesso alimentata da pulsioni deformi. Il pungolo del regista non è sempre acuminato e le storie procedono con valore incostante. E se alcuni affondi nell'umorismo più nero e cinico sono di certo le cose migliori della pellicola, tuttavia spesso ci si accontenta di una farsa sempliciotta. Molto riuscite alcune trovate dell'ultimo episodio, Amare è un po' morire, che vede protagonista Totò affiancato da una perfetta Milo cui danno man forte attori di rilievo com Jean Rochefort e Adolfo Celi.