Benvenuti al nord
2012
Paese
Italia
Genere
Commedia
Durata
110 min.
Formato
Colore
Regista
Luca Miniero
Attori
Claudio Bisio
Alessandro Siani
Angela Finocchiaro
Valentina Lodovini
Nando Paone
Giacomo Rizzo
Paolo Rossi
Dopo la breve parentesi campana, il lombardo Alberto (Claudio Bisio) ottiene il tanto agognato trasferimento a Milano, dove sarà raggiunto presto dall'amico Mattia (Alessandro Siani): insieme dovranno fare i conti contro il temibile capo Palmisan (Paolo Rossi).
Prevedibile seguito di Benvenuti al sud (2010), volto a bissarne il successo, Benvenuti al nord non fa altro che riproporre la stessa formula ribaltandola: stavolta è il campano Mattia a trovarsi sperduto nella frenetica Milano ossessionata dal lavoro e dai ritmi selvaggi, con tanto di famiglia in visita che ambirebbe a citare le celebri situazioni di Totò, Peppino e la malafemmina (1956). La sceneggiatura è ancora più scontata (naturalmente dopo l'iniziale spaesamento Mattia imparerà ad apprezzare il settentrione proprio come Alberto si era invaghito del sud) e buonista (entrambi, in crisi con le compagne per diversi motivi, si riconcilieranno), ma il pubblico ha gradito enormemente: il film fu campione di incassi nel 2012. Simpatica la partecipazione di Paolo Rossi (che dichiarò di essersi ispirato a Renato Brunetta per il suo ruolo di megadirettore workaholic) e il “raddoppio” della Finocchiaro, che interpreta se stessa e anche la madre iper-meneghina e razzista. In generale, poca sostanza e poche sorprese, fedele alla linea.
Prevedibile seguito di Benvenuti al sud (2010), volto a bissarne il successo, Benvenuti al nord non fa altro che riproporre la stessa formula ribaltandola: stavolta è il campano Mattia a trovarsi sperduto nella frenetica Milano ossessionata dal lavoro e dai ritmi selvaggi, con tanto di famiglia in visita che ambirebbe a citare le celebri situazioni di Totò, Peppino e la malafemmina (1956). La sceneggiatura è ancora più scontata (naturalmente dopo l'iniziale spaesamento Mattia imparerà ad apprezzare il settentrione proprio come Alberto si era invaghito del sud) e buonista (entrambi, in crisi con le compagne per diversi motivi, si riconcilieranno), ma il pubblico ha gradito enormemente: il film fu campione di incassi nel 2012. Simpatica la partecipazione di Paolo Rossi (che dichiarò di essersi ispirato a Renato Brunetta per il suo ruolo di megadirettore workaholic) e il “raddoppio” della Finocchiaro, che interpreta se stessa e anche la madre iper-meneghina e razzista. In generale, poca sostanza e poche sorprese, fedele alla linea.
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