Bianca come il latte, rossa come il sangue
2013
Paese
Italia
Generi
Sentimentale, Commedia, Drammatico
Durata
102 min.
Formato
Colore
Regista
Giacomo Campiotti
Attori
Filippo Scicchitano
Aurora Ruffino
Luca Argentero
Gaia Weiss
Romolo Guerreri
Flavio Insinna
Cecilia Dazzi
Eugenio Franceschini
Leo (Filippo Scicchitano) è un ragazzo spavaldo, svogliato nello studio in cui viene aiutato dalla sua migliore amica Silvia (Aurora Ruffino), segretamente innamorata di lui. Il ragazzo è infatuato di Bea (Gaia Weiss), una ragazza più grande dai capelli rossi con cui non ha mai parlato, ma dovrà trovare il coraggio di farlo quando scoprirà che è malata di leucemia.
Ispirandosi al noto romanzo d'esordio di Alessandro D'Avenia, il film adotta un approccio forzatamente impegnato a incontrare i gusti dei giovani, ma l'impressione è di assistere a un'opera pensata dagli adulti per i ragazzi, strutturata con la condiscendenza tipica di chi è convinto di sapere cosa voglia il pubblico adolescente. Lo stile visivo adotta a tratti la velocità del videoclip, come se bastasse questo a creare un prodotto accattivante, mentre la sceneggiatura è costruita con dialoghi puerili e didascalici. I personaggi faticano a uscire dalle macchiette in cui sono relegati e il cast non prova a far nulla per tirarsene fuori: ne risulta un filmetto intriso di melensaggini e luoghi comuni per adolescenti che, oltre a essere stucchevole e prevedibile, pecca anche di superficialità e presunzione.
Ispirandosi al noto romanzo d'esordio di Alessandro D'Avenia, il film adotta un approccio forzatamente impegnato a incontrare i gusti dei giovani, ma l'impressione è di assistere a un'opera pensata dagli adulti per i ragazzi, strutturata con la condiscendenza tipica di chi è convinto di sapere cosa voglia il pubblico adolescente. Lo stile visivo adotta a tratti la velocità del videoclip, come se bastasse questo a creare un prodotto accattivante, mentre la sceneggiatura è costruita con dialoghi puerili e didascalici. I personaggi faticano a uscire dalle macchiette in cui sono relegati e il cast non prova a far nulla per tirarsene fuori: ne risulta un filmetto intriso di melensaggini e luoghi comuni per adolescenti che, oltre a essere stucchevole e prevedibile, pecca anche di superficialità e presunzione.
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