L'imprenditore Costante Nicosia (Lando Buzzanca) si reca in Romania per un viaggio di lavoro. Sull'aereo viene avvicinato dal misterioso conte Dragulescu (John Steiner) e trascorre in bagordi la notte nel suo castello. Tornato in Italia, si accorgerà che qualcosa in lui è cambiato. Grossolana e improvvisata farsa che unisce confusamente satira sociale, una spruzzata di scollacciato erotismo, leggera parodia horror e demenzialità tipica della comicità italiana anni Settanta, della quale il protagonista, Lando Buzzanca, è illustre rappresentante. Pur nel caos dello sviluppo e nel ricorso a una comicità dialettale, il film vanta alcune scene spassose e una profusione di beltà femminili che non possono certo lasciare indifferenti. Apprezzabile inoltre il tentativo, da parte di Lucio Fulci, di tornare al genere comico, più volte da lui esplorato in precedenza: questa volta, con un tocco di originalità in più. Nel cast, accanto ai più famosi Rossano Brazzi (il dottor Paluzzi) e Sylva Koscina (Mariù, moglie di Nicosia), Antonio Allocca (nel ruolo di Peppino), noto per la partecipazione alla serie televisiva I ragazzi della 3 C (1987-1989). Sceneggiatura di Pupi Avati, Bruno Corbucci, Mario Amendola, Enzo Jannacci e Giuseppe Viola; musiche di Franco Bixio, Fabio Frizzi e Vince Tempera.