Il soldato Piscitello (Franco Franchi) nasconde in caserma il figlio del commilitone Nick (Remo Germani), sottratto da quest'ultimo alla moglie in fuga verso gli Usa. A causa di un malinteso telefonico, il sergente Camilloni (Ciccio Ingrassia) riterrà la creatura frutto di una propria relazione e questo scatenerà imbarazzanti equivoci. Baracconata militaresca in cui Franco Franchi e Ciccio Ingrassia fanno del loro meglio per risollevare le sorti di una trama banale e ridotta all'osso. Pura farsa fondata su gag elementari e di scarsa presa, il film appare confuso e improvvisato; Come inguaiammo l'esercito riesce nell'arduo compito di sfigurare accanto ad altre pellicole, cronologicamente vicine e meglio costruite, nelle quali Lucio Fulci dirige la coppia siciliana, in particolare 002 agenti segretissimi e Come svaligiammo la banca d'Italia, rispettivamente del 1964 e 1966. La sceneggiatura di Alfonso Brescia e Franco Cobianchi si poggia su un'unica idea, l'equivoco circa il malcapitato bebè, e la commedia procede di conseguenza in maniera stanca e monotona. Superfluo e affatto divertente. Umberto D'Orsi è Hamlet.