Chiudi gli occhi
All I See Is You
2016
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
110 min.
Formato
Colore
Regista
Marc Forster
Attori
Blake Lively
Jason Clarke
Yvonne Strahovski
Wes Chatham
Danny Huston
Cieca dopo un incidente avvenuto quando era bambina, Gina (Blake Lively) fa affidamento al marito James (Jason Clarke) per i suoi occhi. Quando un trapianto di cornea cambia drasticamente la sua vita, la donna inizierà a vedere la relazione sotto una nuova luce...
Regista di diversi disastri cinematografici come Quantum of Solace (2008) e World War Z (2013), Marc Forster si conferma mestierante di pessima fattura con questo thriller melodrammatico che può ricordare un altro, pessimo lungometraggio della sua carriera: Stay – Nel labirinto della mente (2005). Pedante e poco credibile, Chiudi gli occhi racconta di un rapporto (quasi) idilliaco tra marito e moglie, che sembra pian piano trasformarsi in un incubo quando lei riacquista la vista e (attraverso un simbolismo infantile) riesce finalmente a “vedere” l’uomo che ha convissuto con lei per tanto tempo. Peccato che se le premesse potevano quantomeno incuriosire, il risultato è inconcludente e spocchioso, tanto che nella seconda parte la sceneggiatura gira a vuoto, indecisa su quale strada prendere e procede verso un finale totalmente grossolano. Recitato male e scritto peggio, il film mostra anche tutti i limiti di una regia forzatamente virtuosa, che cerca a tutti i costi di colpire con scelte visive sopra le righe ed effetti di luce ambiziosi. Il problema è che Forster non riesce mai a mantenersi in controllo e finisce per dare vita a un lungometraggio noioso e supponente, ricattatorio e mai capace di emozionare in maniera spontanea. Da evitare.
Regista di diversi disastri cinematografici come Quantum of Solace (2008) e World War Z (2013), Marc Forster si conferma mestierante di pessima fattura con questo thriller melodrammatico che può ricordare un altro, pessimo lungometraggio della sua carriera: Stay – Nel labirinto della mente (2005). Pedante e poco credibile, Chiudi gli occhi racconta di un rapporto (quasi) idilliaco tra marito e moglie, che sembra pian piano trasformarsi in un incubo quando lei riacquista la vista e (attraverso un simbolismo infantile) riesce finalmente a “vedere” l’uomo che ha convissuto con lei per tanto tempo. Peccato che se le premesse potevano quantomeno incuriosire, il risultato è inconcludente e spocchioso, tanto che nella seconda parte la sceneggiatura gira a vuoto, indecisa su quale strada prendere e procede verso un finale totalmente grossolano. Recitato male e scritto peggio, il film mostra anche tutti i limiti di una regia forzatamente virtuosa, che cerca a tutti i costi di colpire con scelte visive sopra le righe ed effetti di luce ambiziosi. Il problema è che Forster non riesce mai a mantenersi in controllo e finisce per dare vita a un lungometraggio noioso e supponente, ricattatorio e mai capace di emozionare in maniera spontanea. Da evitare.
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