Rip Smith (James Stewart) è un esperto di ricerche di mercato convinto che esista negli Stati Uniti una “città magica” che rispecchi l'ideologia media del popolo americano e che, quindi, sia fonte di facili previsioni finanziarie. Trovata la città che fa al caso suo, Smith inizierà a lavorarci sotto le mentite spoglie di un assicuratore. Ma una giornalista (Jane Wyman) scoprirà tutto e gli darà del filo da torcere. Scritta da Robert Riskin (collaboratore abituale di Frank Capra), La città magica è una commedia piacevole e godibile diretta con fare esperto da William A. Wellman. Utilizzando la parabola dell'esperto di statistica come metafora per denunciare la mania e l'assurdità dei sondaggi politici e/o delle stime finanziarie, il film riesce ad approfondire in maniera adeguata tali tematiche senza però mai dimenticarsi della matrice più goliardica e ironica della sua veste. La pellicola si avvale infatti di una struttura ben calibrate e dinamica, capace di intrattenere il pubblico senza mai annoiarlo; non si tratta certo di un gran film (da annoverare qualche momento di stanca, dovuto soprattutto alla risoluzione della parentesi amorosa, e una certa ridondanza nella seconda parte), ma di una commedia ancora oggi piacevole e capace di qualche riflessione degna di nota.