La città prigioniera
Captive City
1952
Paese
Usa
Genere
Noir
Durata
91 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Robert Wise
Attori
John Forsythe
Joan Camden
Harold J. Kennedy
Marjorie Crossland
Victor Sutherland
Hal K. Dawson
Nelson (Hal K. Dawson), un investigatore privato, viene ingaggiato da una donna (Majorie Crossland) che vuole divorziare dal marito (Victor Sutherland) e smascherare i suoi loschi traffici. Nelson si troverà in un gioco più grande di lui e ci rimarrà secco. Prima di morire, però, si confida con un amico giornalista (John Forsythe) che proseguirà le indagini al posto suo. Dopo il celebre Ultimatum alla Terra (1951), Robert Wise mette nuovamente in scena una visione pessimistica sulla società del suo tempo. Nel film precedente la paura dell'invasione e del diverso impediva di ascoltare un (possibile) messaggio di pace; in La città prigioniera, invece, è la corruzione l'unica voce capace di prevalere su un coro dove l'onestà non riesce più a essere di casa. Con piglio deciso e con forte impegno, il regista americano firma un atipico noir dai contenuti importanti, ispirato a una storia vera e capace di trasmettere forte e chiaro il messaggio che lo stesso Wise vuole portare avanti. La messinscena, essenziale e impeccabile, permette di dare vita a un lungometraggio dotato di buon ritmo e capace di sviluppare una forte riflessione civile (contro il crimine organizzato), concitata ed emozionante. È facile immedesimarsi con il coraggioso giornalista, mosso all'azione dalla tragica fine in cui è incappato l'amico detective. Notevole fotografia in bianco e nero di Lee Garmes.
Maximal Interjector
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