Closed Curtain
Pardé
2013
Paese
Iran
Generi
Drammatico, Commedia, Sperimentale
Durata
106 min.
Formato
Colore
Registi
Jafar Panahi
Kambuzia Partovi
Attori
Jafar Panahi
Kambuzia Partovi
Maryam Moqadam
Hadi Saeedi
Un uomo (Kambuzia Partovi) è nascosto in una grande casa dove sta scrivendo una sceneggiatura. Improvvisamente appaiono due personaggi che si rifiutano di uscire dall'abitazione, nonostante le insistenze dello scrittore. È il secondo film girato da Jafar Panahi in semiclandestinità dopo This Is Not a Film (2011). Per aver protestato contro il regime del suo paese, a Panahi venne infatti vietato di girare film per vent'anni, e questa pellicola riflette la condizione (gli arresti domiciliari) in cui il cineasta si è trovato costretto a vivere e a lavorare. Insieme al suo assistente Kambuzia Partovi, co-regista e protagonista dell'operazione, ha dato vita a un lungometraggio povero di mezzi ma ricco d'idee, capace di affascinare e di regalare una serie di suggestioni non banali allo spettatore. Il riferimento principale è il teatro dell'assurdo di Samuel Beckett, tanto nei dialoghi quanto nelle situazioni narrative, ma è anche un film in grado di giocare col linguaggio cinematografico, ribaltando le aspettative del pubblico e abbattendo le barriere che separano la realtà dalla finzione. Pur con i suoi evidenti limiti, Closed Curtain (le “tende chiuse” aiutano il protagonista a nascondersi da occhi indiscreti) colpisce ed emoziona, soprattutto nella seconda parte quando è lo stesso Panahi a comparire di fronte alla macchina da presa. L'autore recita e si confessa, fa procedere la narrazione e la interrompe dichiarandosi speranzoso di un cambiamento che potrebbe non arrivare mai. Il momento in cui guarda nostalgicamente le locandine dei suoi vecchi film come fossero fantasmi di una vita precedente è da pelle d'oca. Vincitore del premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Berlino 2013.
Maximal Interjector
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