Come l'ombra
2006
Paese
Italia
Genere
Drammatico
Durata
87 min.
Formato
Colore
Regista
Marina Spada
Attori
Anita Kravos
Paolo Pierobon
Karolina Dafne Porcari
Milano. Donna indipendente gelosa dei suoi spazi, Claudia (Anita Kravos) lavora in un'agenzia di viaggi. Al corso di russo che frequenta, conosce Boris (Paolo Pierobon), l'insegnante ucraino, e i due iniziano a frequentarsi. Un giorno lui le chiede di ospitare a casa sua una cugina, Olga (Karolina Dafne Porcari): la donna cede alle insistenze di Boris e accetta la proposta, ma dopo qualche giorno sparisce. La Milano dipinta nel terzo lungometraggio di Marina Spada è una città fredda e distante, proprio come la protagonista Claudia, donna indipendente e gelosa della propria solitudine. Si è ben distanti dalle vedute da cartolina di Piazza Duomo o dai fasti dell'aperitivo e del divertimento mondano: i funzionali scorci insistono su zone poco conosciute, preferendo mostrare la periferia, i sottopassaggi della metropolitana e il mondo nascosto dell'immigrazione. In una contrapposizione sempre più netta, se Claudia abbandona la sua posizione di chiusura e comincia a interessarsi a una persona scomparsa che conosce appena, la realtà che viene mostrata è quella di zone sempre più marginali e di una realtà chiusa a chi cerca aiuto. La regia azzarda però una linea minimale molto incerta, eliminando il superfluo e puntando all'essenziale, con commento musicale e dialoghi ridotti al minimo. Quello realizzato da Marina Spada è un film che, senza clamori ma senza nemmeno trovare una propria linea identitaria, punta a scuotere chi vive arroccato nella propria torre d'avorio. Il titolo prende spunto da un verso della poesia A molti di Anna Achmatova.
Maximal Interjector
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