Salty (Alan Ladd) deve diversi a soldi a Doc Baxter (Bruce Cabot) e ha un solo mese per pagare. Insieme a un amico (William Demarest), compra un cavallo da corsa e coinvolge un fantino (Stanley Clements) disposto a mentire sulla propria identità. Il regista Raoul Walsh (Obiettivo Burma, sempre del 1945) non ha mai nascosto la sua grande passione per l'ippica e gli ippodromi e, ne La corsa della morte, lo si nota nella cura dei dettagli e nella descrizione dell'ambiente: questi sono però anche gli unici pregi di una pellicola su commissione ben poco avvincente. Macchinosa, fiacca, convenzionale: La corsa della morte non lascia davvero nulla al termine della visione e rimanerne coinvolti è quasi impossibile. Anche Alan Ladd appare in vacanza premio.