Hortense (Catherine Frot) è una cuoca rinomata nelle zone in cui vive, chiamata dal Presidente della Repubblica francese come sua chef personale. A poco a poco, la donna riesce a conquistare un ruolo sempre più importante nelle stanze dell'Eliseo, ma gli altri cuochi del palazzo cominciano a provare gelosia per lei e a metterla sempre più in difficoltà.
La pellicola prende spunto dalla biografia di Danièle Mazet-Delpeuch, la cuoca del presidente François Mitterrand, ed è costruita con continui rimandi tra il passato, in cui si illustra il rapporto tra la donna e il politico, e il presente, dove la chef è tornata nel paese natio in seguito alla sua esperienza parigina, di cui non parla volentieri. Mentre sono indubbie le capacità attoriali, soprattutto della protagonista, gli altri elementi sono resi superficialmente e con ben poca verve. La regia si accontenta, infatti, di sviluppare la storia con manierismi e cadute di stile, che affossano gli spunti più piacevoli a un livello piatto e scialbo, tralasciando l'acutezza di Hortense che resta solo accennata. Rimane poco da ricordare al termine della visione.