Il cacciatore di taglie Django (Gianni Garko) è sulle tracce di Manuel Vasquez (Claudio Camaso), spietato fuorilegge sulla cui testa pende una cospicua taglia. Convinto dal bandito doppiogiochista a intraprendere una pericolosa rapina, Django rischierà la vita prima di poter assaporare la propria vendetta. Romolo Guerrieri si avvale del volto di Gianni Garko per riportare sul grande schermo il personaggio di Django, protagonista dell'omonimo e più celebre western interpretato da Franco Nero e realizzato nel 1966 da Sergio Corbucci. Pur nella totale assenza di collegamenti, la motivazione commerciale volta a sfruttare il successo di un personaggio popolare è lampante: al pari di un altro sequel apocrifo con protagonista Terence Hill (Preparati la bara!, firmato nel 1968 da Ferdinando Baldi), la struttura è assai banale e si avvale del classico incontro-scontro tra un antieroe dai tratti ombrosi e nemici senza scrupoli (in questo caso, uno stereotipato messicano interpretato da Claudio Camaso). Ingredienti tipici per una pellicola insipida e tratteggiata senza personalità. Scritto da Franco Fogagnolo, Ernesto Gastaldi, Luciano Martino e Sauro Scavolini; colonna sonora di Nora Orlandi.