Convinto di un attacco comunista teso a conquistare il mondo intero, il generale statunitense Jack D. Ripper (Sterling Hayden) trasmette ai suoi bombardieri atomici di prepararsi alla guerra contro l'Unione Sovietica: soltanto lui conosce il codice segreto per bloccare i bombardamenti e taglia ogni contatto con la base. Quando il Presidente Muffley (Peter Sellers) scopre l'accaduto convoca immediatamente l'ambasciatore sovietico nella sala militare del Pentagono e ordina di catturare Ripper, ma quest'ultimo si suicida piuttosto che farsi prendere prigioniero. Il capitano Madrake (Peter Sellers) riesce a scoprire il codice segreto, ma il pilota T.J. Kong (Slim Pickens) prosegue la sua missione. L'ultima speranza per Muffley è chiedere consiglio al dottor. Stranamore (Peter Sellers), un ex-nazista paraplegico.
In piena Guerra Fredda, soltanto (il genio di) Stanley Kubrick poteva avere l'idea di realizzare una pellicola tanto grottesca e sarcastica su uno dei periodi più delicati della Storia del ventesimo secolo. L'ispirazione viene da un romanzo (serissimo) di Peter George, Red Alert, che il regista trasformò in una commedia nera a tutti gli effetti: un'intuizione acutissima e in grado, allo stesso tempo, di riflettere e di sdrammatizzare sulla minaccia atomica. Per il suo ultimo lavoro in bianco e nero, Kubrick ha puntato su una sceneggiatura scandita da tempi perfetti e da dialoghi irresistibili, che vertono attorno al temibile “ordigno di fine di mondo”. Peter Sellers, all'apice del suo eclettismo, interpreta ben tre ruoli, di cui il più memorabile è proprio quello del dottore ex-nazista che dà il titolo al film. L'attore avrebbe dovuto interpretare anche T.J. Kong, colui che “cavalca” la bomba, ma le difficoltà a recitare con un adeguato accento texano convinsero Kubrick a ripiegare su un vero cowboy da rodeo come Slim Pickens. Menzione speciale per lo scenografo Ken Adam, artefice della war room. Quattro nomination agli Oscar e nessuna statuetta vinta.