La Terra è sull'orlo dell'Apocalisse: le formiche, infatti, stanno lentamente sferrando un attacco all'umanità, puntando ad annientarla. In una remota zona rurale dell'Arizona, gli scienziati Ernest Hobbs (Nigel Davenport) e James Lesko (Michael Murphy) cercano di studiare il fenomeno e di comunicare con gli insetti. Unico film diretto da Saul Bass, geniale disegnatore dei titoli di testa per Hitchcock, Wilder, Preminger, Wise e tanti altri registi della Hollywood classica. Stroncato dalla critica e ignorato dal pubblico quando uscì, Fase IV: distruzione Terra venne con il tempo rivalutato, diventando un cult della fantascienza alternativa e colta degli anni '70. Unendo in modo geniale materiale documentaristico (indimenticabile l'incipit dentro il formicaio) e limitate sezioni di fiction (gli attori in scena sono praticamente solo tre), Bass costruisce un atipico e claustrofobico film sci-fi, dove lo scontro tra uomo e natura viene raccontato con coraggio simbolico (la tecnologia come fortezza) e talento registico invidiabile: si pensi per esempio alla scena in cui Lynne Frederick esce nei campi a piedi nudi, cercando un impossibile abbandono liberatorio alla natura. Notevole. Dalla bozza della sceneggiatura (di Mayo Simon) lo scrittore di fantascienza Barry Malzberg ne trasse un racconto omonimo.