Film in quattro episodi, ognuno diretto da un regista diverso: l'unica cosa che hanno in comune sono il “dove” (un hotel nel centro di Los Angeles), il “quando” (la notte di S. Silvestro) e il protagonista, uno sventurato fattorino (Tim Roth) che deve fronteggiare una congrega di streghe, una coppia sadomasochista, due bambini pestiferi e un eccentrico regista.
Pastiche comico-violento che cerca faticosamente di coinvolgere i fan dei primi lungometraggi di Quentin Tarantino, unico dei quattro registi impegnati in questo dimenticabile progetto ad avere l'intraprendenza necessaria per realizzare un episodio degno di nota, capace di virare verso il grottesco (ispirandosi a L'uomo del sud, un episodio della serie tv Hitchcock presenta). Piuttosto fiacco nella sua realizzazione, il resto del film risulta debole e privo di spunti brillanti: è un divertissement assai poco divertente, noioso e autoreferenziale che spesso e volentieri sconfina nel ridicolo involontario. I quattro registi sono ex compagni di studi del Sundance Film Institute. Soltanto pochi adepti del duo Tarantino-Rodriguez riusciranno ad amarlo completamente. Prima di una lunga serie di collaborazioni tra il regista di Pulp Fiction (1994) e il cineasta di origini messicane: quello stesso anno Tarantino avrebbe recitato in Desperado (1995) di Rodriguez.