Gastone (Alberto Sordi), attore e ballerino di medio talento, è deciso a lanciare una giovane e bella collega (Anna Maria Ferrero) nel mondo dello show business. Vorrebbe farne la sua partner, ma la ragazza avrà invece una luminosa carriera da solista, nata un po' per caso.

Uno degli ultimi lungometraggi di Mario Bonnard e uno dei più sentiti della sua carriera, in parte ispirato ai suoi esordi da attore ai tempi del muto. Dedicato a Ettore Petrolini, che aveva creato il personaggio di Gastone, il film riesce a coinvolgere ma si appoggia eccessivamente a stilemi narrativi consolidati sapendo di già visto e risultando ben poco coraggioso. Bravo Alberto Sordi, capace di tratteggiare al meglio un personaggio non semplice, ma anche il resto del cast è pienamente all'altezza: anche per questo, alla fine, rimane un pizzico di amaro in bocca, non soltanto per la malinconica conclusione della storia ma anche per ciò che questo film avrebbe potuto essere e che, invece, non è. Fotografia di Aldo Tonti, belle scenografie di Mario Chiari e Vincenzo Del Prato.