Il gattopardo
1963
Paesi
Italia, Francia
Generi
Drammatico, Storico
Durata
187 min.
Formato
Colore
Regista
Luchino Visconti
Attori
Burt Lancaster
Claudia Cardinale
Alain Delon
Paolo Stoppa
Rina Morelli
Romolo Valli
Pierre Clémenti
Mario, Girotti
Giuliano Gemma
Sicilia, prima dello sbarco dei Mille: il Principe Don Fabrizio di Salina (Burt Lancaster), preoccupato per i cambiamenti politici e culturali che vede inesorabilmente compiersi intorno a sé, si impegna affinché il nipote Tancredi (Alain Delon) si fidanzi con la bella Angelica (Claudia Cardinale). Durante un ultimo, memorabile ballo, fastoso e funereo allo stesso tempo, il principe si trova di fronte l'inevitabile fine della realtà di cui era protagonista.

Rilettura critica del Risorgimento italiano, i cui moti rivoluzionari sono sempre presenti sullo sfondo, Il gattopardo, tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1896-1957), pubblicato postumo nel 1958, è una lucida analisi fuori dal tempo dell'effimera appartenenza patriottica delle classi politiche italiane. Il vecchio mondo incarnato dal Principe di Salina, ancora legato a nobili ideali di alta levatura morale, tramonta per essere sostituito dal nuovo mondo di Tancredi, contraddistinto dal potere del denaro, attraverso un malinconico processo di dissoluzione tipicamente viscontiano che segna la fine di un'epoca. «Noi fummo i gattopardi, i leoni: chi ci sostituirà saranno gli sciacalli, le iene; e tutti quanti, gattopardi, leoni, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra». Maestoso ritratto della fine di uno specifico modello dei rapporti tra classi sociali, in cui l'inesorabile scorrere del tempo scandisce un glorioso passato che si proietta verso un futuro incerto, la pellicola risulta un'opera fondamentale per la splendida ricostruzione storica, le magnifiche scene di massa e l'impeccabile direzione degli attori. Evidente il transfert attraverso cui Luchino Visconti proietta sul vecchio protagonista interpretato da Burt Lancaster tutte le sue preoccupazioni. Fotografia: Giuseppe Rotunno. Musiche: Nino Rota. Costumi: Piero Tosi. Scenografie: Mario Garbuglia. Palma d'Oro a Cannes e clamoroso successo popolare.
Maximal Interjector
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