Il varo della nuova Enterprise è interrotto da un misterioso fenomeno che provoca uno squarcio nello scafo: il veterano capitano Kirk (William Shatner) risulta disperso. 78 anni dopo, la nave è comandata da Jean-Luc Picard (Patrick Stewart), che tenta di fermare il folle e distruttivo Soran (Malcolm McDowell) con l'aiuto del redivivo Kirk, finito in una dimensione extra-temporale chiamata Nexus.

Come evocato dal titolo, al centro del film c'è il cambio generazionale tra i personaggi della saga, per cui vediamo Kirk (ma non il mitico Spock di Leonard Nimoy) incontrare Picard e gli altri eroi di Star Trek: The Next Generation. Si apre così un'ulteriore sequenza di pellicole che costituisce il proseguimento della seconda serie tv di Star Trek, andata in onda tra il 1987 e il 1994. Uno dei difetti più evidenti dell'opera è lo scarso spazio dato alla descrizione dei nuovi protagonisti, che impedisce a chi non ha seguito il telefilm di coglierne adeguatamente le psicologie e le personalità (con la parziale eccezione dell'androide Data, interpretato da Brent Spiner, che risulta il personaggio più riuscito e interessante). La scena è comunque quasi tutta per Kirk e Picard, ma va detto che il primo si meritava ben altro congedo. Lento, scialbo e malriuscito nelle scene d'azione, conta sulla presenza di un efficace Malcom McDowell nei panni del villain. Nemmeno lui, tuttavia, basta a salvare il film dalla mediocrità totale.