Resistenza, guerriglia, trattative e resa del capo indiano Geronimo (Wes Studi) sono raccontate attraverso gli occhi di Britton Davis (Matt Damon), un giovane tenente assegnato ad assistere Charles Gatewood (Jason Patrick). Dopo aver scoperto l'Ovest ed essere stato testimone di violenze e atti di coraggio da ambo le parti, vedrà il leggendario guerriero andarsene in treno verso una prigionia dalla quale il governo non lo libererà più, nonostante le promesse.

Walter Hill, dopo aver trasposto il western in altri territori per gran parte della carriera, si cimenta finalmente con la frontiera e con una leggenda americana (come dice il titolo originale). Il ritratto di Geronimo, come di tutti gli altri personaggi, è credibile ed equilibrato; i paesaggi (soprattutto dello Utah) meravigliosi e fotografati con perizia e ammirazione contagiosa; il cast è azzeccato e di prim'ordine. Il demerito maggiore, così, è quello di arrivare in ritardo anche sulla riscoperta del genere, senza grandi innovazioni e rifugiandosi nel rassicurante commento off del novellino per commentare l'azione. Apprezzato all'uscita dalle comunità indiane, fu un disastro al botteghino: incassò circa la metà di quanto era costato.