Giochi proibiti
Jeux interdits
1952
Paese
Francia
Generi
Drammatico, Guerra, Sentimentale
Durata
86 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
René Clément
Attori
Georges Poujouly
Brigitte Fossey
Amédée
Laurence Badie
Madeleine Barbulée
Suzanne Courtal
Lucien Hubert
Jacques Marin
Durante la Seconda guerra mondiale, la piccola Paulette (Brigitte Fossey) rimane orfana, a soli cinque anni e viene salvata dall'undicenne Michel (George Poujouly) che decide di portarla a casa sua. Tra i due nasce una tenera amicizia, giocano e affrontano gli orrori della guerra con spensieratezza, seppelliscono insieme gli animali morti, decidendo addirittura di costruire un cimitero a loro dedicato. Ma il mondo dei grandi è pronto a rompere l'idillio.
L'assurdità e la crudeltà umana, pronte a rivelarsi tanto in guerra quanto nella normale e sonnacchiosa quotidianità, filtrate attraverso lo sguardo innocente, puro, semplice e disinibito dei bambini. Clément mischia sapientemente i registri stilistici, iniziando con una narrazione di taglio prettamente realistico (che unisce materiale di repertorio a girato ex novo), passando poi a tonalità più leggere che richiamano a una dimensione favolistica e chiudendo con approccio visivo stilizzato che getta sul racconto un'aura di inquietudine e melanconia. In questo modo viene descritta una realtà complessa e spesso spietata in cui la dolcezza, l'ingenuità e la sincerità della tenera età sono destinate a soccombere dinnanzi all'avidità, all'egoismo e alle meschinità del mondo degli adulti, un mondo cinico e abietto che mortifica e abbatte i sogni e le speranze di due esseri fragili uniti da una tenera e struggente amicizia. Fantasiosa e commovente, un'opera memorabile anche grazie alle straordinarie interpretazioni dei due giovani protagonisti, intensi e convincenti, capaci di strappare con eguale efficacia sorrisi e lacrime. Brigitte Fossey è l'unica componente del cast a essere diventata attrice professionista. Da applausi la celebre colonna sonora del chitarrista Narciso Yèpes. Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1952.
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