Una società futura vive in perfetta armonia e non ha ricordo di alcuna civiltà passata. Ogni individuo non può più provare alcun tipo di sentimento e la vita di tutti è scandita da un ruolo preciso. Solo un uomo, il custode di memorie (Jeff Bridges), possiede i ricordi e le sensazioni già trascorse. Il giovane Jonas (Brenton Twaites) verrà scelto come nuovo custode e, a causa delle emozioni mai provate prima, deciderà di cambiare il proprio destino.

Basato sul romanzo The Giver – Il donatore scritto da Lois Lowry nel 1993, il film rientra nell'ormai affollatissimo filone young adult, affrontando molto superficialmente tematiche importanti come la libertà contro un regime oppressivo o l'importanza della memoria come parte integrante della vita di ogni individuo. Filmato in bianco e nero (per rendere esplicita l'idea di un mondo che non ha memoria del colore), il regista Philip Noyce gira con mestiere, ma la parabola di consapevolezza del giovane protagonista è risaputa e superficiale. Così come l'opera letteraria di partenza. E il film è fuori tempo massimo.