Green Fish
Chorok mulgogi
1997
Paese
Corea del Sud
Generi
Drammatico, Gangster
Durata
111 min.
Formato
Colore
Regista
Lee Chang-dong
Attori
Han Suk-kyu
Shim Hye-jin
Moon Sung-keun
Myung Gye-nam
Kim Yong-nam
Han Seon-kyu
Jung Jin-young
Oh Ji-hye
Son Young-soon
Song Kang-ho
Di ritorno dal servizio di leva, Mak-dong (Han Suk-kyu) raccoglie sul treno che lo sta riportando a casa il foulard della giovane Mi-ae (Shim Hye-jin). Al momento della restituzione, viene coinvolto in una rissa da un gruppo di teppisti che sta molestando la ragazza. L'incontro gli stravolgerà la vita, portandolo progressivamente alla rovina. Votato a un'idea di “realismo sociale” caro alla cinematografia coreana classica, l'esordio alla regia dell'insegnante, scrittore e sceneggiatore Lee Chang-dong racconta di una lenta quanto inesorabile perdita dell'innocenza. Quasi ai limiti della didattica – da questo punto di vista, la provenienza “letteraria” dell'autore è ben tangibile – e del didascalismo, Green Fish si serve di un personaggio principale “puro” e impulsivo, essere troppo umano che sembra provenire da un altro mondo (il microcosmo militare) e che non conosce le regole civili della contemporaneità (come dimostrano l'irrefrenabile infatuazione per Mi-ae e lo stupore dinnanzi all'inurbamento del quartiere rurale in cui vive la sua famiglia). Se sul versante tecnico-estetico la messinscena di Lee risulta più che matura per un debuttante a digiuno di studi di cinema, la narrazione inciampa e si frammenta perdendo via via linearità. Nonostante ciò il film è stato un successo in patria, probabilmente in virtù della propria duttilità: non troppo mainstream, seppur scenda a patti con stilemi di genere criminale adatti al grande pubblico; non eccessivamente intellettuale, se messo a confronto con altri prodotti “politici” e culturalmente impegnati dello stesso periodo (Coccodrillo, 1996, opera prima di Kim Ki-duk). Il “pesce verde” del titolo – citato nel corso di una telefonata – simboleggia la perdita della propria innocenza, il passaggio alla disillusione della vita adulta.
Maximal Interjector
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