Nonostante sia stato crivellato di proiettili, Michael Myers (Don Shanks) è ancora vivo. Un anno dopo la sua presunta morte, all'avvicinarsi di Halloween, l'assassino è pronto a reindossare la maschera e tornare ad Haddonfield, ossessionato dal desiderio di ritrovare la nipote Jamie (Danielle Harris). Il diretto sequel di Halloween 4 – Il ritorno di Mychael Myers di Dwight H. Little (1988) mira esclusivamente al successo di botteghino. Schematico e ridondante, Halloween 5 si permette di azzardare un ritorno alle origini e ambienta la parte conclusiva della vicenda in casa Myers, teatro degli eventi narrati nel primo e glaciale episodio della saga (1978) diretto da John Carpenter, mostrando un Michael apparentemente pietrificato dai sensi di colpa per le violenze commesse. Una svolta spiazzante e potenzialmente interessante, ma destinata in ogni caso al quasi immediato oblio in favore di una rassicurante prosecuzione di atti violenti. Un finale aperto ed enigmatico, con l'entrata in scena di un nuovo personaggio alleato di Myers, spalanca possibilità a nuovi sviluppi, ma lascia ben poche speranze circa la bontà di eventuali future idee. Scritto da Michael Jacobs, Dominique Othenin-Girard e Shem Bitterman.