Toby (Chris Pine) e Tanner (Ben Foster) sono due fratelli del Texas occidentale con storie molto differenti: il primo è un padre di famiglia con l’esigenza di garantire un futuro ai propri figli, mentre l’altro è uno squattrinato rapinatore di banche professionista appena uscito dal carcere. Viste le comuni ristrettezze economiche, i due decideranno di mettersi in società e compiere qualche colpo in istituti di credito locali. Peccato però che sulle loro tracce si metterà l’esperto ranger Marcus (Jeff Bridges). Sceneggiato da Taylor Sheridan, già autore di Sicario (2015) diretto da Denis Villeneuve, Hell or High Water è un western contemporaneo ad alto ritmo, capace di rendere protagonisti assoluti i luoghi della narrazione. La macchina da presa infatti indugia molto sul Texas della crisi economica, delle tavole calde e delle piccole cittadine desolate, ambienti ameni in cui vige ancora la vecchia legge del West. Pine e Foster sono perfetti nei panni dei rapinatori disperati, così come inappuntabile è Jeff Bridges con il distintivo e la pistola in mano. Peccato però che regista e sceneggiatori si limitino a sorvolare i problemi di una terra distante anni luce dagli States di Obama e delle sue riforme, dando troppo spazio alla violenza più spettacolare. Il finale, approssimativo e poco curato, è decisamente il prodotto imperfetto di un percorso che nel complesso avrebbe potuto raggiungere ben altre vette. Bellissima la colonna sonora firmata da Nick Cave e Warren Ellis.