Arizona, 1884. Dan Evans (Christian Bale) è un onesto contadino, reduce dalla Guerra Civile e con una gamba fuori uso. Ritornato a casa in gravi ristrettezze economiche e temendo di perdere il proprio ranch, decide di guadagnarsi un bel gruzzolo offrendosi per scortare la diligenza che trasporta il pericoloso bandito Ben Wade (Russell Crowe) fino alla stazione di Contention, luogo di passaggio del treno per il carcere di Yuma.
Tratto dal racconto di Elmore Leonard, già trasposto nell'omonimo film (1957) di Delmer Daves, Mangold si cimenta nell'ardua impresa di confrontarsi con un classico del western in un'epoca in cui il genere sembra aver perso appeal sia sul versante tradizionale, sia su quello revisionista. È una storia avventurosa vissuta attraverso gli occhi di William Evans (Logan Lerman), figlio di Dan, in cui il regista asciuga la caratterizzazione dei personaggi, sottrae qualsiasi elemento che non sia narrazione dura e pura, concentrandosi sulla virilità di due attori come Russell Crowe e Christian Bale. Il ritmo regge, e non manca lo humour necessario, ma il risultato è un divertissement incapace di aggiornare il genere in alcun modo: privo di grandi momenti da ricordare o di riflessioni degne di nota, il film procede senza infamia e senza lode dall'inizio alla fine. Un po' poco, nonostante la resa visiva sia più che sufficiente.