La giornalista Joey Summerskill (Terry Farrell) indaga su alcune misteriose e brutali uccisioni. Risalirà alla scatola che apre le porte infernali dell'universo parallelo dominato dai Cenobiti e dovrà fronteggiare uno spietato Pinhead (Doug Bradley), contrastato dal suo alter-ego umano Elliot Spencer (Doug Bradley). Terzo capitolo della celebre saga creata da Clive Barker, di cui ormai si è persa ogni traccia. Sviluppo insensato e totale assenza di coerenza narrativa: la sceneggiatura di Peter Atkins mira a shockare lo spettatore, puntando sull'efferatezza in stile splatter dei numerosi (e demenziali) omicidi. Sgradevole la spiegazione inerente alla genesi di Pinhead, che toglie gran parte del fascino connaturato a una delle figure più iconiche del genere horror. Non manca, in ogni caso, una buona dose di ironia e alcune sequenze si rivelano visivamente e concettualmente disturbanti (Pinhead che mima una cristologica e blasfema crocifissione: «Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue, beati coloro che siedono alla mia tavola»). Dedicato esclusivamente agli appassionati. Musiche di Randy Miller, fotografia di Gerry Lively.