It Comes at Night
It Comes at Night
2017
Paese
Usa
Generi
Horror, Thriller
Durata
91 min.
Formato
Colore
Regista
Trey Edward Shults
Attori
Joel Edgerton
Christopher Abbott
Riley Keough
Carmen Ejogo
Kelvin Harrison Jr.
David Pendleton
Una terribile pestilenza si è diffusa nel mondo decimando la popolazione. Una famiglia cerca di sopravvivere a qualsiasi minaccia esterna rifugiandosi nella propria casa di campagna, ma un giorno si presenta alla loro porta uno straniero (Christopher Abbott) in cerca di aiuto per i propri cari: fidarsi o non fidarsi?
Seconda regia di Trey Edward Shults (fattosi le ossa come assistente per Terrence Malick) e prima prova alle prese con un budget consistente dopo l'esordio con Krisha, It Comes at Night è uno dei migliori esempi del nuovo horror americano che sta riscuotendo sempre più consensi da un decennio a questa parte: si pensi ai film targati James Wan o a esempi più recenti come It Follows (2014), The Witch (2015) e Scappa – Get Out (2017). Quello di Shults è un discreto prodotto che scava nella psiche della tranquilla famiglia americana la quale, messa alle strette da un destino implacabile, sfogherà tutti i suoi più pericolosi istinti dimenticandosi delle leggi morali e abbandonando del tutto la propria umanità. La perdita dell’innocenza è da sempre un tarlo della filmografia a stelle e strisce e It Comes at Night si muove nella medesima direzione, usando gli stilemi dell’horror come asso nella manica per confondere ancor di più le carte in tavola. Lo sguardo dello spettatore, affascinato dalla messa in scena curata nei particolari e strozzato dall’ambientazione claustrofobica, è filtrato attraverso l’esperienza di Travis, il figlio adolescente sonnambulo della coppia protagonista: il regista è bravo a modificare l’aspect ratio dell’inquadratura a seconda che ci si trovi nella realtà o nel mondo onirico del ragazzo, accortezza che si rivelerà fondamentale nel finale. Cast in parte; peccato per qualche caduta nella banalità più spicciola, ma è un film che merita davvero di essere visto.
Seconda regia di Trey Edward Shults (fattosi le ossa come assistente per Terrence Malick) e prima prova alle prese con un budget consistente dopo l'esordio con Krisha, It Comes at Night è uno dei migliori esempi del nuovo horror americano che sta riscuotendo sempre più consensi da un decennio a questa parte: si pensi ai film targati James Wan o a esempi più recenti come It Follows (2014), The Witch (2015) e Scappa – Get Out (2017). Quello di Shults è un discreto prodotto che scava nella psiche della tranquilla famiglia americana la quale, messa alle strette da un destino implacabile, sfogherà tutti i suoi più pericolosi istinti dimenticandosi delle leggi morali e abbandonando del tutto la propria umanità. La perdita dell’innocenza è da sempre un tarlo della filmografia a stelle e strisce e It Comes at Night si muove nella medesima direzione, usando gli stilemi dell’horror come asso nella manica per confondere ancor di più le carte in tavola. Lo sguardo dello spettatore, affascinato dalla messa in scena curata nei particolari e strozzato dall’ambientazione claustrofobica, è filtrato attraverso l’esperienza di Travis, il figlio adolescente sonnambulo della coppia protagonista: il regista è bravo a modificare l’aspect ratio dell’inquadratura a seconda che ci si trovi nella realtà o nel mondo onirico del ragazzo, accortezza che si rivelerà fondamentale nel finale. Cast in parte; peccato per qualche caduta nella banalità più spicciola, ma è un film che merita davvero di essere visto.
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