Terry (Whoopi Goldberg) lavora in una banca nel settore dei trasferimenti di fondi e ha spesso a che fare con i computer, per i quali è molto portata. Una sera viene contattata via chat dal misterioso Jumpin Jack Flash, che, dopo aver dichiarato di essere un agente segreto inglese, le chiede di riportare un messaggio all'ambasciata. La donna non viene creduta dalle persone cui riferisce l'informazione, ma si troverà presto in situazioni pericolose. Esordio dietro la macchina da presa per Penny Marshall, Jumpin' Jack Flash è una commedia virata sul thriller con sprazzi romantici, che però s'inceppa ben presto e finisce per non funzionare. La carenza più ingombrante risiede proprio nell'incapacità di fondere gli elementi misteriosi con quelli più comici: i secondi prendono troppo spesso il sopravvento sui primi, togliendo all'insieme compattezza, coesione e convinzione e prestando un discutibile servizio a un'operazione che resta intimidita e paralizzata al cospetto della prorompente protagonista. I momenti più brillanti sono costruiti su misura sulla vulcanica Goldberg, che però è mal diretta e abbandonata a se stessa e finisce così col produrre un'interpretazione eccessiva e sopra le righe, poco spontanea e fin troppo giocata sull'accumulo forzoso di elementi. Il divertimento è episodico e sparuto ma resta sepolto sotto un'inconsistenza generalizzata, con in più una scena finale a dir poco imbarazzante. Il titolo fa il verso alla gloriosa hit dei Rolling Stones.