Dre (Jaden Smith) si è trasferito da Detroit in Cina con la madre (Taraji P. Henson) e fatica a inserirsi: riesce finalmente a fare amicizia con la compagna di scuola Mei Ying (Wenwen Han), suscitando però la gelosia del bullo Cheng (Zhenwai Wang), che lo sfida presto a cimentarsi in un torneo di Kung Fu. Dre è costretto a scegliere un allenatore e lo trova nel suo portinaio (Jackie Chan).
Il film, un reboot della serie The Karate Kid, è una mera operazione commerciale costruita per lanciare la carriera del minidivo Jaden Smith, figlio del più noto Will, affiancato per l'occasione da un Jackie Chan più serioso del solito. La trama ricalca tutte le regole del film per ragazzi, provando a focalizzarsi sui temi del bullismo e dell'affermazione di sé, ma lo sviluppo è scontato e poco credibile, giocando tra gli stereotipi del mondo orientale e provocando non poche perplessità, tra interminabili sequenze di combattimenti e personaggi insipidi, che non possono competere con l'indimenticabile maestro Myiagi (Noryuki "Pat" Morita) della serie originale. Privo del candore naïf che aveva caratterizzato la serie diretta da John G. Avildsen, è un prodotto legato puramente alla sfera del marketing destinato a cadere, dopo l'iniziale successo commerciale, presto e giustamente nel dimenticatoio.