Level Five
Level Five
1997
Paese
Francia
Generi
Sperimentale, Documentario, Storico
Durata
106 min.
Formato
Colore
Regista
Chris Marker
Attori
Catherine Belkhodja
Kenji Tokitsu
Nagisa Ōshima
Chiusa nel suo appartamento-bunker, Laura (Catherine Belkhodja) tenta di portare a conclusione un videogioco sulla battaglia di Okinawa ideato dal suo fidanzato da poco scomparso. Non riuscendo a capovolgere l'ordine della Storia, cerca aiuto dentro O.W.L. (Optional World Link), rete globale antesignana di Internet dove le persone hanno dei propri alter ego digitali.
Ultimo film di “finzione” di Chris Marker, geniale e misterioso regista francese che nell'arco della sua lunga carriera è passato dal documentario al cinema sperimentale segnando la storia della settima arte. Da sempre interessato al rapporto tra Storia collettiva e memoria individuale, Marker dopo tanti anni abbandona il documentario (anche se il suo cinema ha sempre cercato di rifiutare i confini classici di questo genere) per tornare alla fiction, raccontando la storia orribile – e sconosciuta – della battaglia di Okinawa: pur di non cadere in mano agli americani, i giapponesi organizzarono suicidi di massa in cui i genitori uccisero i figli, lasciando una mortifera terra bruciata ai vincitori statunitensi. All'autore transalpino interessa, come sempre, indagare il legame tra memoria e immagine, mostrando come un evento di fatto cancellato dagli archivi “visivi” della Storia sia di fatto scomparso anche dalle coscienze dei giapponesi. Come nei precedenti film di Marker (La jetée del 1963), la riflessione intellettuale sul ricordo individuale è potente e spesso inquietante, riuscendo ancora una volta a mostrare tutta l'imperfezione dell'essere umano. Forse un po' obsoleta e acerba, invece, la rappresentazione della nascente rete globale che interconnette tutte gli esseri umani. Dal punto di vista visivo, però, è un'opera forte e capace di stupire e sorprendere. Da vedere.
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