Il libro della giungla
The Jungle Book
2016
Disney+
Paese
Usa
Genere
Avventura
Durata
111 min.
Formato
Colore
Regista
Jon Favreau
Attore
Neel Sethi
Mowgli (Neel Sethi), giovane cucciolo di uomo cresciuto da una famiglia di lupi, è costretto a lasciare la giungla quando la temibile tigre Shere Khan giura di eliminarlo per evitare che, una volta adulto, diventi una minaccia. Abbandonata la sua casa, Mowgli inizia un avvincente viaggio alla scoperta di se stesso, guidato dalla saggia pantera Bagheera e accompagnato dallo spensierato orso Baloo.
A quasi cinquant’anni di distanza dall’uscita del classico d'animazione omonimo, la Disney produce un remake in live action che sostituisce al disegno dell’epoca la computer grafica e i più moderni effetti speciali. Seppur canonico nella narrazione, questo adattamento riesce a trasmettere al meglio la natura di racconto di formazione del romanzo di Rudyard Kipling da cui prende spunto: il viaggio rappresenta il passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza per Mowgli, costretto ad abbandonare la madre che l’ha adottato (la lupa Raksha), a scoprire le sue origini (svelate dal serpente Kaa) e infine ad affrontare la sua paura più grande (Shere Khan). Niente di nuovo, indubbiamente, ma il film – diretto da un Jon Favreau più in forma del solito – funziona grazie a un buon ritmo (qualche lieve calo si segnala soltanto nella parte centrale) e a un apparato estetico di pregevole fattura, che contribuiscono a renderlo appassionante al punto giusto. Strepitosi gli effetti speciali, capaci di visualizzare al meglio le movenze e le espressioni di tutti gli animali in scena. Tra le sequenze da ricordare, svetta l’incontro tra Mowgli e l’inquietante Kaa, illuminato debolmente dalla luce della luna. Da segnalare, comunque, c’è anche una gustosa citazione di Apocalypse Now (1979), con King Louie che si massaggia la testa nella penombra come faceva Marlon Brando nei panni del colonnello Kurtz. Nella versione italiana, tra i doppiatori ci sono Toni Servillo (Bagheera), Neri Marcorè (Baloo), Giancarlo Magalli (King Louie), Violante Placido (Raksha) e Giovanna Mezzogiorno (Kaa); in quella originale Ben Kingsley (Bagheera), Bill Murray (Baloo), Christopher Walken (King Louie), Lupita Nyong’o (Raksha), Scarlett Johansson (Kaa) e Idris Elba (Shere Khan).
A quasi cinquant’anni di distanza dall’uscita del classico d'animazione omonimo, la Disney produce un remake in live action che sostituisce al disegno dell’epoca la computer grafica e i più moderni effetti speciali. Seppur canonico nella narrazione, questo adattamento riesce a trasmettere al meglio la natura di racconto di formazione del romanzo di Rudyard Kipling da cui prende spunto: il viaggio rappresenta il passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza per Mowgli, costretto ad abbandonare la madre che l’ha adottato (la lupa Raksha), a scoprire le sue origini (svelate dal serpente Kaa) e infine ad affrontare la sua paura più grande (Shere Khan). Niente di nuovo, indubbiamente, ma il film – diretto da un Jon Favreau più in forma del solito – funziona grazie a un buon ritmo (qualche lieve calo si segnala soltanto nella parte centrale) e a un apparato estetico di pregevole fattura, che contribuiscono a renderlo appassionante al punto giusto. Strepitosi gli effetti speciali, capaci di visualizzare al meglio le movenze e le espressioni di tutti gli animali in scena. Tra le sequenze da ricordare, svetta l’incontro tra Mowgli e l’inquietante Kaa, illuminato debolmente dalla luce della luna. Da segnalare, comunque, c’è anche una gustosa citazione di Apocalypse Now (1979), con King Louie che si massaggia la testa nella penombra come faceva Marlon Brando nei panni del colonnello Kurtz. Nella versione italiana, tra i doppiatori ci sono Toni Servillo (Bagheera), Neri Marcorè (Baloo), Giancarlo Magalli (King Louie), Violante Placido (Raksha) e Giovanna Mezzogiorno (Kaa); in quella originale Ben Kingsley (Bagheera), Bill Murray (Baloo), Christopher Walken (King Louie), Lupita Nyong’o (Raksha), Scarlett Johansson (Kaa) e Idris Elba (Shere Khan).
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