Garp (Robin Williams), figlio della dittatoriale infermiera Jenny (Glenn Close), cresce in un college e, per amore di Helen (Mary Beth Hurt), diventa scrittore. Il suo successo è però superato da quello della madre, impegnata in un pamphlet femminista che la rende paladina di donne in difficoltà: la fama attirerà odio e violenza. Adattamento di un popolare romanzo di John Irving, Il mondo secondo Garp è un tragicomico racconto di formazione, costruito sul rapporto strettissimo del protagonista con la madre e su come l'influenza della prima (il rifiuto della coppia, l'avversione puritana per la lussuria) abbia formato la personalità di un sognatore, capace di amare, costruire una famiglia, impegnarsi contro le posizioni genitoriali. Il film, retto dalle buone interpretazioni di Glenn Close, John Lithgow e di un giovane Robin Williams, veicola una satira del femminismo quantomeno controversa e gratuita (le idee di Jenny appaiono velleitarie e improvvisate, il suo ruolo di santona poco comprensibile, l'odio che attira spropositato), che nel finale sfocia in una serie di tragedie a dir poco futili, caratteristica comune a ogni fondamentalismo. Sceneggiatura barocca e confusa (firmata da Steve Tesich) per un'operazione godibile ma presuntuosetta. Nomination agli Oscar per Glenn Close e John Lithgow.