Monica
Monica
2022
Paesi
Italia, Usa
Genere
Drammatico
Durata
110 min.
Formato
Colore
Regista
Andrea Pallaoro
Attori
Trace Lysette
Patricia Clarkson
Emily Browning
Joshua Close
Adriana Barraza
Monica (Trace Lysette) torna a casa per la prima volta dopo una lunga assenza. Ritrovando sua madre e il resto della sua famiglia, da cui si era allontanata da adolescente, intraprende un percorso nel suo dolore e nelle sue paure, nei suoi bisogni e nei suoi desideri fino a scoprire dentro di sé la forza per guarire le ferite del proprio passato.
Terzo lungometraggio, dopo Medeas e Hannah, di Andrea Pallaoro, regista italiano cresciuto professionalmente negli Stati Uniti, che torna nuovamente a esplorare l’universo femminile ma in questo caso lo fa con un’ambizione ancora più alta: Monica è infatti una ragazza transgender e si percepisce presto come abbia lasciato il nido domestico proprio a causa di questa ragione e della scarsa accettazione famigliare. Attraverso immagini ben confezionate e una messinscena rigorosa, entriamo lentamente all’interno della psiche della protagonista e di quelle complesse dinamiche relazionali relative ai legami del suo passato. Inizialmente il film fatica un po’ a carburare, ma cresce alla distanza riuscendo a toccare corde emotive molto profonde e a regalare una serie di sequenze in cui sono in scena Monica e sua madre decisamente commoventi. La trama nasce da un’esperienza personale del regista e si nota quanto il film sia sentito e personale: alcuni passaggi possono risultare già visti e un po’ convenzionali, ma il disegno complessivo è toccante, grazie all’eleganza della regia e alla grandiosa prova di Trace Lysette. Gli appassionati del cinema di Xavier Dolan noteranno alcuni passaggi musicali che richiamano direttamente le sue pellicole, a partire da Laurence Anyways, un modello per chiunque voglia trattare tematiche transgender sul grande schermo. Monica è stato presentato in concorso alla 79esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.
Terzo lungometraggio, dopo Medeas e Hannah, di Andrea Pallaoro, regista italiano cresciuto professionalmente negli Stati Uniti, che torna nuovamente a esplorare l’universo femminile ma in questo caso lo fa con un’ambizione ancora più alta: Monica è infatti una ragazza transgender e si percepisce presto come abbia lasciato il nido domestico proprio a causa di questa ragione e della scarsa accettazione famigliare. Attraverso immagini ben confezionate e una messinscena rigorosa, entriamo lentamente all’interno della psiche della protagonista e di quelle complesse dinamiche relazionali relative ai legami del suo passato. Inizialmente il film fatica un po’ a carburare, ma cresce alla distanza riuscendo a toccare corde emotive molto profonde e a regalare una serie di sequenze in cui sono in scena Monica e sua madre decisamente commoventi. La trama nasce da un’esperienza personale del regista e si nota quanto il film sia sentito e personale: alcuni passaggi possono risultare già visti e un po’ convenzionali, ma il disegno complessivo è toccante, grazie all’eleganza della regia e alla grandiosa prova di Trace Lysette. Gli appassionati del cinema di Xavier Dolan noteranno alcuni passaggi musicali che richiamano direttamente le sue pellicole, a partire da Laurence Anyways, un modello per chiunque voglia trattare tematiche transgender sul grande schermo. Monica è stato presentato in concorso alla 79esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.
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