Un gruppo di tormentati adolescenti romani sopravvive tra piccole bravate, furtarelli e atti di semplice e innocua ribellione giovanile. Gianni Zanasi esordisce al lungometraggio riprendendo elementi e tematiche del suo cortometraggio Le belle prove di un paio d'anni precedente. Il registra offre un discreto ritratto generazionale, derivativo e un po' già visto, ma comunque dotato di una forza narrativa non indifferente. Per essere un'opera prima, colpisce per maturità registica e spontaneità drammaturgica, nonostante non manchino troppi passaggi grossolani e diversi momenti di stanca. Con poche pretese e un po' di curiosità, però, ci si può accontentare.