Paul (Felix Kammerer) è un giovane soldato tedesco che combatte in prima linea a ovest durante la Grande guerra. Lui e i suoi commilitoni vivono sulla propria pelle come l'euforia iniziale per il conflitto si sia presto trasformata in disperazione e paura.

Dal bestseller omonimo di Erich Maria Remarque, già adattato nel 1930 nel capolavoro assoluto All’Ovest niente di nuovo da Lewis Mileston e nel 1979 da Delbert Mann. Nonostante sia la prima trasposizione tedesca del romanzo, il regista Edward Berger si stacca decisamente da diversi passaggi chiave del testo di partenza, tanto da subire qualche accusa in patria in questo senso. Distribuito direttamente su Netflix, Niente di nuovo sul fronte occidentale è un film dalla messinscena solida, capace di non cadere nella retorica e in grado di trasmettere efficacemente come, per la Germania in particolare, quella fu una guerra soprattutto generazionale. Se l’andamento generale è incisivo e non ci sono grandi sbavature, allo stesso tempo va però evidenziata l’assenza di scene madri da ricordare al termine della visione, compresa una parte conclusiva molto distante dalla potenza del finale del film del 1930, comunque inarrivabile. Lungo la visione c’è anche qualche passaggio eccessivamente prolisso, ma l’estetica generale riesce comunque a sopperire ad alcune mancanze, grazie anche a una bellissima colonna sonora che è certamente uno dei massimi pregi dell’intera operazione. Niente di (troppo) nuovo, in fin dei conti, ma ugualmente un film in grado di potersi dire riuscito e coinvolgente. Quattro premi Oscar, un po' generosi: miglior film internazionale, miglior colonna sonora, miglior fotografia e miglior scenografia.